Sia che abbiamo in casa una caldaia della Beretta cosa, che non sarebbe strana visto che sono milioni le persone che in Italia ne hanno una, e sia che abbiamo una caldaia di un’altra azienda è chiaro che dobbiamo essere consapevoli del servizio di controllo fumi caldaie Beretta se parliamo appunto di clienti di questa azienda, perché è un intervento obbligatorio per legge del quale dobbiamo occuparci periodicamente.
In questo contesto l’altra denominazione è analisi dei fumi che riguarda la quantità e la tipologia di gas che vengono emessi da un determinato dispositivo di riscaldamento ed è un controllo e un’analisi che hanno l’obiettivo di verificare prima di tutto se c’è una corretta combustione del carburante, e poi hanno l’obiettivo di prevenire la formazione di gas nocivi pericolosi come ad esempio il famoso, nel senso negativo del termine, monossido di carbonio.
Tecnicamente parlando praticamente dovremmo metterci d’accordo con i tecnici della Beretta prendendo un appuntamento a casa nostra quando siamo liberi e quando lo sono anche loro, e quando verranno utilizzeranno per questa analisi un’apparecchiatura che viene chiamata analizzatore di fumi, e cioè uno strumento che misura la composizione dei gas che vengono emessi della caldaia.
Strumento che serve poi a fornire al tecnico caldaista in questione tutti i dati che gli possano essere utili in modo da poter valutare quello che dicevamo prima, e cioè l’efficienza della combustione, ed eventualmente intervenire ove ci fossero problemi.
Ci sono varie fasi che riguardano il controllo fumi della caldaia
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte sono varie le fasi che riguardano il controllo dei fumi della caldaia e la prima fra tutte la preparazione della stessa, e cioè il tecnico caldaista della Beretta dovrà accendere la caldaia e farla funzionare per poter stabilizzare la combustione.
Un altro secondo passo molto importante riguarderà il prelievo di un campione di gas grazie ad una sonda dell’analizzatore che viene inserita dal tecnico.
Fino ad arrivare poi alla parte decisiva di questo tipo di controllo, nel senso che l’analizzatore di fumi servirà ad analizzare il campione di prelievo del gas e fornire vari dati che riguardano la concentrazione di monossido di carbonio e di altri gas, la concentrazione di ossigeno, e anche la temperatura dei fumi e il rendimento della combustione.
A questo punto il tecnico in questione potrà interpretare questi dati per valutare se la caldaia è realmente efficiente e soprattutto se sta inquinando troppo visto che i due obiettivi, come dicevamo all’inizio sono questi, rispetto a questo controllo.
Questo tipo di controllo a parte essere obbligatorio per legge da una certa sicurezza a cliente visto che il monossido di carbonio è un gas inodore, incolore che però può essere letale in concentrazioni elevate e avremo ascoltato tanti casi di cronaca purtroppo da questo punto di vista.
Tra l’altro può essere un buon momento per interloquire con i tecnici della Beretta che saranno pronti a rispondere a tutte le domande, spetto a qualsiasi dubbio potremmo avere con la nostra caldaia.
Link Utili:
Caldaie Beretta – La Storia (Wikipedia)
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